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Amiga: promesse, trattative, contraddizioni e cancellazioni

Alla fine del 1998 Gateway affidò la presidenza di Amiga Inc a Jim Collas. Purtroppo nonostante il grande entusiasmo di Collas, anche il 1999 fu un anno di promesse e cambi di rotta.
Collas, in precedenza vice presidente di Gateway, elaborò una serie di progetti che avrebbero dovuto riportare la piattaforma Amiga ai vertici del mercato, con il principale scopo di raggiungere con essa la cosiddetta "convergenza digitale", concetto che già in quegli anni stava prendendo piede. Per raggiungere tale obiettivo Collas attuò una serie di mosse strategiche che avrebbero dovuto favorire l'ascesa di Amiga. Intanto vennero fuse le due compagnie Amiga Incorporated ed Amiga International sotto il nome di Amiga. Ciò che però destò clamore fu l'annuncio di una nuova macchina basata su un fantomatico "media processor" in grado, sulla carta, di essere riprogrammato per svolgere in hardware algoritmi software necessari alle applicazioni. Un vero sogno per gli utenti rimasti fedeli alla filosofia "custom" di Amiga. La scelta, oltre che contrastare con i progetti che in quegli anni erano sorti per rendere la piattaforma Amiga "aperta" e "standard", creò scompiglio fra gli utenti che, già provati dalla "guerra" scatenatasi fra i kernel PPC PowerUP e WarpUP, non videro più il PowerPC come futuro processore sul quale investire e sviluppare. Il nuovo computer sarebbe stato gestito da AmigaOS5, una nuova versione del Sistema Operativo Amiga costruita sulle basi del kernel Neutrino, lo stesso presente nel famoso e apprezzato Sistema Operativo QNX.
Per non abbandonare del tutto gli utenti di Amiga classic (furono soprannominati così i modelli Amiga prodotti ai tempi di Commodore ed Escom) venne comunque deciso di sviluppare un aggiornamento del "vecchio" AmigaOS: la controversa versione 3.5.
Nel frattempo il mercato Amiga si restringeva sempre di più, portando all'abbandono di molti software da parte degli autori originali, stanchi della situazione, demotivati o semplicemente attratti da altre piattaforme. Alcuni software, rilasciati come open source, vennero ripresi da altri "amighisti" ancora ed ottimisti sul futuro della piattaforma. Questa tendenza è continuata esponenzialmente sino ai giorni nostri con molti titoli tornati a nuova vita graazie a nuovi autori e gruppi di sviluppatori.
Nel luglio del '99 avvenne un ulteriore cambio di rotta con l'annuncio dell'abbandono di Neutrino come kernel e l'adozione di Linux. Ciò rappresentò una nuova delusione per molti utenti Amiga.
Per contro, Phase5 stipulò un accordo proprio con gli sviluppatori di QNX affinché tale Sistema Operativo venisse portato sulle schede Cyberstorm/BlizzardPPC e in seguito su una nuova macchina, l'AMIRAGE K2, sviluppata da Phase5 stessa. In tal modo Phase5 avrebbe potuto attirare a sé gli utenti scontenti dalle nuove mosse di Amiga, acquisendo così un mercato di base per il proprio prodotto. Phase5 aveva anche in progetto nuove schede acceleratrici con processori G3 e G4, sempre per i modelli Amiga1200 ed Amiga4000.
Il comcept dell'Amiga MCC La mossa di Phase5 spinse Amiga ad annunciare ufficialmente l'Amiga MCC presentando anche delle foto che ne rappresentavano il look innovativo. Venne inoltre annunciata, o meglio "lasciata intendere", la collaborazione con Transmeta che all'epoca era da poco sbarcata sul mercato con una linea di processori dall'architettura innovativa. In seguito Transmeta smentì tale alleanza.
Ciò che questa confusione rendeva evidente era il totale disinteresse della casa madre verso il mercato Amiga classic e questo causò un rumoroso malcontento all'interno dell'intera comunità Amiga, particolarmente tangibile nei gruppi di discussione internazionali.
Infine intervenne Gateway con una mossa del tutto inaspettata: fu annunciato un periodo di silenzio per Amiga, in modo da poter focalizzare al meglio i piani della società sussidiaria.
Gira voce che dietro questa "ritirata" vi fossero pressioni di MS (irritata dal rumore fatto da Collas attorno al "nuovo Amiga"), che mise sul piatto della bilancia i rigidi accordi di distribuzione stipulati con Gateway per la vendita di Windows sui PC del colossa statunitense.
Questo, secondo alcuni, fu il motivo per cui Bill McEwen, uno dei membri più importanti della società, si dimise nello stesso periodo.
Il contenuto della confezione di AmigaOS 3.5 Per quanto riguarda l'aggiornamento di AmigaOS3.x, durante il periodo nero di Amiga, era considerato dagli utenti come la soluzione a qualunque problema, nonché un modo per ottenere facilmente tutte quelle caratteristiche di cui AmigaOS3.1 non disponeva. Tuttavia le dipartite, i cambi di rotta e le false promesse non permisero la realizzazione di quel progetto, tante volte annunciato e mai realizzato concretamente. Con Collas finalmente si arrivò, nell'ottobre del 1999, alla commercializzazione della versione 3.5 di AmigaOS, prodotta in licenza da Haage&partner, la software house tedesca già nota per il kernel PPC WarpUP. Anche se AmigaOS 3.5 non offriva tutto ciò che gli amighisti negli anni avevano sognato, rappresentò comunque il primo aggiornamento ufficiale per AmigaOS dopo molti anni.
Durante la gestione Collas, Fleecy Moss, un noto ed entusiasta "amighista" dipendente di Amiga International, venne allontanato dall'azienda e avviò un'iniziativa con il duplice fine di creare una nuova filosofia simil-Amiga ed una comunità che la sostenesse. Si trattava del progetto "Kommunity Operating System and Hardware (ovvero KOSH, un omaggio al personaggio della serie TV "Babylon 5", la cui prima stagione era stata realizzata con sistemi Amiga e LightWave 3D) fondato parzialmente su Oasys, un sistema operativo alternativo ad AmigaOS immaginato da Fleecy quando ancora lavorava per Amiga. Il progetto svanì quando Moss e Bill McEwen costituirono una società chiamata Amino e finalizzata ad operare più concretamente in ambito Amiga.
Ottobre 1999 fu il mese dell'addio di Collas ad Amiga e Gateway. Le ragioni rimangono a tutt'oggi non chiare ma qualcuno avanza l'ipotesi che Gateway in quel momento vedesse i progetti della società Amiga come una minaccia e per tale ragione avesse bloccato qualunque iniziativa ritenuta pericolosa per i propri interessi principali.
Nacquero in seguito due consorzi, il Phoenix Developer ed A.Q.U.A., animati entrambi dall'idea di rilanciare la piattaforma Amiga, portandola verso un'architettura più moderna.
Nel Dicembre del 1999 ci fu un altro colpo di scena: Amino acquisì da Gateway la tecnologia Amiga e tutti i marchi (ma non i brevetti).
Nel Gennaio del 2000, Phase5, che aveva sostenuto per tanti anni la piattaforma hardware Amiga, andò in bancarotta, non riuscendo così a commercializzare gli ultimi progetti che aveva in cantiere. Ciò che rimase della Phase5 fu inglobato in una nuova società, la DCE che tuttora commercializza le espansioni che hanno reso famosa la Phase5 nel mondo Amiga.
Intanto Amino, che poco dopo prese il nome di Amiga, elaborò una nuova strategia che prevedeva l'abbandono dell'Amiga classic dopo il rilascio di un'ultima versione di AmigaOS, la 4.0, sempre ad opera di Haage&partner. Parallelamente tutte le risorse interne sarebbero state indirizzate allo sviluppo di un nuovo Sistema Operativo basato su Elate, una particolare tecnologia prodotta da TAO Group e in grado di funzionare su decine di dispositivi differenti, dai PC ai cellulari e palmari, fin'anche agli elettrodomestici di nuova generazione. In tal modo il "nuovo Amiga" ed il suo software sarebbero stati utilizzabili ovunque, realizzando per altro quella convergenza fra tecnologie in passato solo ipotizzata da Collas. Tale progetto venne denominato AmigaDE (Amiga Digital Environment).
Nei mesi successivi Amiga rilasciò le caratteristiche minime (denominate "specifiche Zico") che un computer avrebbe dovuto avere per permettere l'esecuzione di un prossimo ambiente di sviluppo per l'AmigaDE.
Tali macchine generiche furono accomunate sotto il nome di AmigaOne. Poco dopo venne comunicato che Eyetech, insieme ad Escena (due aziende già produttrici di espansioni per Amiga) e bPlan (una neonata compagnia composta da alcuni membri di Phase5), avrebbero prodotto degli AmigaOne con processore PowerPC, sottoforma di schede acceleratrici per gli Amiga1200 ed Amiga4000.
Nel Giugno del 2000 venne commercializzato AmigaDE SDK in versione Linux x86. Tale prodotto era basato principalmente sulla tecnologia di TAO Group.
Seguirono numerosi annunci di collaborazione tra Amiga e noti produttori hardware e software, tra i quali spiccava un non meglio precisato accordo con Matrox. Tra i partner strategici noti agli amighisti vi erano Haage&partner, Epic, Titan, Met@box e Hyperion (sviluppatori delle API per la grafica 3D su AmigaOS chiamate Warp3D, nonché autori di numerose conversioni di giochi su Amiga, Macintosh e Linux).
Nell'Agosto del 2000, dopo un timido annuncio in Febbraio e due anni di Il logo di MorphOS lavoro tenuto in parte segreto, fu resa disponibile per il download la versione beta 0.2 di un nuovo Sistema Operativo: MorphOS. Pensato in principio per le Cyberstorm/BlizzardPPC di Phase5, compatibile a livello di API ed eseguibili con AmigaOS, MorphOS rappresentò una piacevole sorpresa per tutti gli amighisti delusi dal disinteresse di Amiga verso lo sviluppo di AmigaOS nella direzione del PPC. Sebbene MorphOS, progettato da Ralph Schmidt, a quel tempo fosse poco più che un kernel con pochissimi moduli nativi e si appoggiasse pesantemente ad AmigaOS3.1, esso presentava già un emulatore integrato del processore Motorola 680x0 (in modo da poter eseguire i programmi compilati per AmigaOS) ed alcune caratteristiche proprie di un OS moderno come il resource tracking, e la possibilità di implementare la memoria virtuale. In pratica finalmente i possessori di schede PPC potevano disporre di un Sistema Operativo PPC che non risentiva delle limitazioni prestazionali dovute alla coesistenza di due processori reali.
A Settembre 2000 fu annunciato lo sviluppo di AmigaOS4.0, subito ribattezzato AmigaOS3.9 visto che per il "4.0" gli utenti nutrivano aspettative irrealizzabili con gli accordi intercorsi fra Amiga e Haage&partner. Nell'Ottobre dello stesso anno Petro Tyschtschenko fu licenziato dalla carica di vice presidente di Amiga, creando malumore fra gli utenti che gli riconoscevano il merito di aver tenuto in vita Amiga Tecnologies negli anni bui rendendone appettibile l'acquisto da parte di Gateway. Venne intanto commercializzato l'AmigaDE SDK in versione Windows. Infine a Dicembre, dopo due mesi di intenso lavoro, Haage&partner rilasciò AmigaOS3.9.

AmigaOS3.5 e AmigaOS3.9

In questa parte tratteremo solo gli aggiornamenti di AmigaOS, senza prendere in considerazione il progetto AmigaDE, tuttora troppo fumoso e indefinito. Per quanto riguarda MorphOS rimandiamo a successivi articoli di approfondimento.
AmigaOS3.5 comprendeva innanzitutto una serie di correzioni ai problemi riscontrati L'attesissimo AmigaOS 3.5 negli anni su AmigaOS3.1. Inoltre erano presenti parecchie migliorie come un nuovo sistema di gestione delle icone, ora basate su una palette di 256 colori, accompagnato dal nuovo set di icone GlowIcons creato da Matt Chaput. Il nuovo sistema introdusse anche un migliorato supporto alle stampanti e l'integrazione come interfaccia utente standard delle classi BOOPSI precedentemente note come ClassAct e ribattezzate per l'occasione Reaction.
AmigaOS 3.5 introdusse un gran numero di altre novità. Per brevità citeremo le più significative. Venne introdotto uno standard per il supporto di hard disk con capacità superiori a 4Gb (in precedenza esistevano differenti soluzioni incompatibili fra loro); la possibilità di interagire in modo più coerente con il sistema attraverso combinazioni di tasti; il supporto completo per i dispositivi CD-ROM; il supporto per le immagini con profondità maggiore di 8bit; un nuovo Installer e la possibilità di controllare ed estendere le funzionalità del Workbench attraverso ARexx.
Completavano le novità numerose migliorie grafiche, alcune inedite utilità per il Workbench, nuove API per i programmatori ed una suite per Internet basata su software compatibili con le classi BOOPSI scelte per il Sistema Operativo. Tale raccolta di programmi per altro era ancora piuttosto acerba.
In AmigaOS3.9, ultimo aggiornamento del Sistema Operativo per i processori Motorola 680x0, vennero corretti numerosi altri bug, sviluppate nuove API, aggiunte classi a Reaction e migliorate quelle esistenti. Furono inoltre implementate funzionalità minori ma utili come le librerie matematiche per ARexx e la possibilità di impostare i pixel quadrati per le barre orizzontali delle finestre. Fino a quel momento infatti vari elementi di AmigaOS utilizzavano pixel squadrati, un retaggio delle soluzioni tecniche impiegate quando l'Amiga veniva generalmente collegato al televisore di casa. Rilevante fu anche la reimplementazione di alcuni moduli minori del Sistema con il kernel WarpUP ed una versione del FastFileSystem più robusta e veloce.
AmigaOS 3.9 al lavoro: un sistema finalmente moderno! AmigaOS3.9 vide inoltre l'introduzione di nuovi strumenti di sistema come AmiDock (per creare barre degli strumenti in modo intuitivo); DefIcons (programma che consentiva di associare icone di default a file che ne erano privi); RAWBInfo (che rese disponibile un'interfaccia di tipo Reaction per le finestre di informazione delle icone); Find (indispensabile funzione per rintracciare in maniera semplice i file); BenchTrash (per il miglioramento del "cestino" di ciascuna partizione). E ancora il pacchetto XAD (per scompattare molti tipi di archivi) ed il rivoluzionario ASyncWB, basato sulle API introdotte in AmigaOS3.9, che rese asincrone molte funzioni del Workbench. Completava il pacchetto una suite per la navigazione Intenet composta da uno stack TCP/IP, un browser ed un programma di posta realizzato per l'occasione che tuttavia non riscosse particolare successo fra gli utenti, abituati ad altre e migliori soluzioni.

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