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Amiga con Commodore, una macchina in erosione

Dave Haynie Amiga 3000 Commodore nell'Aprile del 1990 commercializzò il modello Amiga3000, progettato da Dave Haynie ed equipaggiato con la versione 2 di AmigaOS.
Questo prodotto rappresentò un passo in avanti della piattaforma Amiga verso il mercato professionale: Amiga3000 fu la prima piattaforma a 32bit disponibile sul mercato. Il sistema montava di serie il processore Motorola 68030 e dei chip custom dalle migliorate capacità (l'Enhanced Chip Set o ECS). AmigaOS2 appariva più professionale e ordinato rispetto alle versioni precedenti e introduceva molte novità. Commodore ebbe tuttavia dei problemi nel presentare il nuovo modello: Amiga a causa del precedente indirizzamento verso il mercato ludico avvenuto con l'Amiga500 era considerata come una macchina da gioco, inoltre le caratteristiche grafiche, solo di poco superiori a quelle dei sistemi precedenti, lasciarono perplessi molti utenti professionali.
Il vero volto del CDTV: con tastiera e monitor era un vero computer Nel Giugno dello stesso anno Commodore commercializzò la prima macchina pensata per l'intrattenimento e dotata di un lettore CD: il Commodore Dynamic Total Vision (CDTV). L'idea di Commodore era quella di promuovere una nuova generazione di sistema da salotto interattivo, distanziando tale macchina dal concetto di computer, anche se il CDTV fondamentalmente era un Amiga500 con ECS. Tuttavia il CDTV, se da una parte anticipava i tempi (i lettori VideoCD e DVD, con la stessa filosofia, apparvero molti anni più tardi), dall'altra aveva un prezzo e delle specifiche errate per il tipo di mercato a cui era indirizzato. Venne infatti distribuito con la versione 1.3 di AmigaOS, ormai obsoleta, senza possibilità di aggiornamento e privo di applicazioni serie almeno al momento della commercializzazione. Commodore inoltre, puntando ad un mercato differente per il CDTV, confuse gli acquirenti: il CDTV non era ufficialmente classificato come un computer Amiga. Pertanto gli informatici non lo compravano, non considerandolo un personal computer, mentre la gente comune lo vedeva come un qualcosa di troppo simile ad un computer. Per tutti questi motivi il CDTV riscosse uno scarso successo e rappresentò un ingente fallimento economico per Commodore.
Nello stesso periodo la casa di produzione NewTek commercializzò il VideoToaster. Con questo prodotto la piattaforma Amiga diventò uno standard utilizzato nel mercato video, grazie anche al famoso programma Lightwave3D, nato anch'esso su Amiga ed utilizzato per molte produzioni TV degli anni novanta.
Amiga 3000UX Commodore tentò di curare ulteriormente l'aspetto professionale della piattaforma Amiga. Per tale motivo commercializzò, nel 1991, Amiga3000UX, un Amiga3000 equipaggiato con una speciale versione di UNIX System-V (soprannominato AMIX).
Nello stesso periodo fu interrotta la produzione dei CDTV e venne prodotto per soli sei mesi il modello Amiga500Plus, un aggiornamento del precedente modello Amiga500 ormai fuori produzione. Amiga500Plus presentava il chipset ECS ed era equipaggiato con AmigaOS2.04.
Nel Marzo del 1992 Commodore concluse la produzione di Amiga500Plus e commercializzò un modello Amiga sostitutivo: l'Amiga600. Questa nuova macchina, dall'aspetto compatto, anche grazie all'assenza del tastierino numerico, era dotata di chipset ECS ed AmigaOS2.05. Amiga600 venne prodotto con la tecnologia del montaggio superficiale dei componenti (SMD), mantenendo così lo stesso prezzo dell'Amiga500Plus. Il nuovo Amiga introdusse nel mercato informatico la tecnologia PCMCIA, di cui in seguito sono stati dotati Amiga 600 pressoché tutti i computer portatili. Tuttavia Commodore vendette Amiga600 come una "console con tastiera" in modo da competere con i prodotti dell'epoca di Nintendo e Sega. Ovviamente questa decisione non fece altro che danneggiare ulteriormente l'immagine della piattaforma Amiga come sistema professionale.
Commodore in quegli anni attuò una serie di mosse commerciali errate che danneggiarono sia la piattaforma Amiga sia la casa produttrice stessa che emerse da quel periodo con gravi perdite economiche. Il vero errore strategico di Commodore era rappresentato da una non chiara visione della piattaforma Amiga: Commodore, spingendo Amiga verso il mercato ludico e tagliando i fondi economici necessari alla ricerca e allo sviluppo, erodeva sempre più le potenzialità offerte dalla piattaforma in suo possesso.

Amiga3000, le macchine ECS e AmigaOS2

Nel 1990 Amiga3000 introdusse sul mercato l'Enhanced Chip Set e l'AmigaOS2. Il chipset ECS era fondamentalmente il chipset originale con alcune Amiga 3000T, il primo Tower Amiga migliorie. Il nuovo chip custom Denise, chiamato SuperDenise, introdusse i modi video detti Extra Half Brite (EHB), aventi 32 colori + 32 gradazioni differenti dei primi 32 colori.
Il nuovo chip custom Agnus, chiamato FatAgnus, riusciva a controllare fino al doppio di chip Ram (2MB) rispetto al chip Agnus presente su Amiga2000.
Il nuovo chip custom Buster, chiamato SuperBuster, e il nuovo chip custom Gary, chiamato FatGary, supportavano i nuovi slot per espansioni di tipo ZorroIII a 32bit ed i nuovi bus a 32bit;.
Amiga3000 aveva a disposizione degli slot di tipo ZIP per espandere ulteriormente la Fast RAM, un controller SCSI-2 per periferiche come hard disk e CD-ROM, quattro slot di tipo ZorroIII, due slot di tipo ISA, oltre alle consuete porte di tipo seriale, parallela, RGB, composita e le due porte a 9pin per mouse e joystick.
E' importante ricordare la presenza, purtroppo solo su Amiga3000, del flicker fixer, un componente hardware in grado di portare a 31Khz tutti i modi video Amiga. Tale funzione era offerta da un nuovo chip custom chiamato Amber e consentiva di visualizzare anche le modalità video originali (pensate per l'uso con i televisori) sui monitor VGA, incapaci di agganciare frequenze molto basse.
Fu prodotta in seguito anche una versione Tower di Amiga3000 che permetteva una più facile espandibilità. Tale modello fra le altre cose includeva un disk drive HD (high density) di serie. Una interessante caratteristica di ECS infatti era il supporto per i floppy disk ad alta densità, purtroppo ottenuto dimezzando la velocità di rotazione del disco a causa di limiti di banda dei chip. Ciò quindi richiedeva l'uso di speciali e rarissimi disk drive realizzati da Chinon.
CDTV, un sistema da tavolo Per quanto riguarda il CDTV, questa macchina fu il primo modello Amiga con CD-ROM, mouse e joystick ad infrarossi, e con interfaccia MIDI IN/OUT.
L'Amiga500Plus era semplicemente un'Amiga500 con chipset ECS e AmigaOS2.04 che gli portò una pessima fama a causa di qualche problema di compatibilità con il parco software nato attorno ad OS1.x. Mantenuto in vita solo per pochi mesi, Amiga500Plus venne in seguito sostituito dall'Amiga600, dotato di una tastiera priva del tastierino numerico. Tale soluzione consentì di ottenere un sistema più compatto. Amiga600 offriva inoltre un controller IDE interno (più economico dello SCSI-2 presente sull'Amiga 3000) e di una porta PCMCIA. Fece il suo ingresso con Amiga 600, il più piccolo... questo modello Amiga il chip custom Gayle che gestiva il controller IDE. Amiga600 fu prodotto in 2 versioni: una con un hard disk ed una senza, entrambe dotate di AmigaOS2.05 (la differenza con la revisione precedente consisteva nel supporto del controller IDE).
AmigaOS nella versione 2 del 1990 conteneva numerosi cambiamenti. I più visibili riguardavano l'interfaccia grafica che presentava un nuovo look pseudo-3D e dei nuovi caratteri di tipo vettoriale. Inoltre furono aggiunti: GadTools (un sistema che facilitava la costruzione di gadget e menu), ASL (una libreria per la creazione di pannelli di dialogo e requester) ed il "Basic Object-Oriented Programming System for Intuition", in breve BOOPSI, che consentì di estendere e migliorare Intuition attraverso la programmazione ad oggetti (OOP).
Vennero inoltre rimaneggiate e rese modulari le preferenze di sistema, in precedenza affidate ad un singolo programma. Fu inoltre aggiunto l'interprete del linguaggio Rexx, quest'ultimo permette di realizzare Il Workbench 2.1 perfezionava quanto già offerto dal 2.04 script di uso generico. La sua caratteristica più interessante, che a tutt'oggi rende unico AmigaOS ed il relativo parco software, è la possibilità di pilotare qualsiasi software che integri una "porta ARexx" consentendo quindi l'automazione di taluni compiti (si pensi ad esempio alla conversione da GIF a PNG di un insieme di immagini tramite un programma grafico). Non solo, ma tramite ARexx è possibile coordinare il lavoro di più software, realizzando automazioni non previste dai loro stessi autori. Ciò di fatto consente di implementare funzionalità aggiuntive al software senza bisogno di modificarne il codice.
Venne inoltre introdotta la possibilità di visionare da Workbench gli elementi del filesystem sprovvisti di icona attraverso un meccanismo di associazione di icone "per default". Sempre a proposito di filesystem, il disco RAM recuperabile fu ribatezzato "RAD" Dalla versione 2 nel Sistema Operativo venne inoltre aggiunto il supporto per le tecnologie PCMCIA, IDE. SCSI. Fu infine introdotto il supporto alle "Commodities". Il Sistema Operativo era fornito di serie con alcune semplici Commodity ma molte altre, realizzate da appassionati, fecero presto la loro comparsa. Nelle intenzioni di Commodore le "Commodities" avrebbero dovuto estendere le funzionalità del gestore dell'input utente, in realtà i programmatori indipendenti finirono per applicare il concetto di "Commodities" a tutti quei programmi che consentivano di migliorare facilmente le funzionalità del Sistema Operativo. Ciò per altro consentì di offrire all'utente una soluzione standard per attivarli, disattivarli o deciderne l'avvio contestualmente al caricamento del Workbench.
Nel 1992 venne commercializzato l'ultimo aggiornamento della versione 2 di AmigaOS: AmigaOS2.1. In realtà questa revisione era pronta già da tempo ma per errate scelte commerciali fu distribuita in ritardo.
AmigaOS2.1 presentava alcune caratteristiche poi migliorate nelle successive versioni di AmigaOS, come il meccanismo di localizzazione del Sistema Operativo e dei programmi nella lingua dell'utente, il sistema ipertestuale AmigaGuide e CrossDOS, una utility che consentiva di leggere floppy disk formattati con il filesystem FAT dei PC.

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